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David de la Mano è nato a Salamanca nel 1975, dove si è laureato in Belle Arti prima di concentrarsi sull’arte pubblica per il suo dottorato di ricerca presso l’Università di Valencia. Dal 1993 in poi, De La Mano ha lavorato a lungo nello spazio pubblico urbano e ha sviluppato il suo stile distintivo durante numerosi progetti internazionali. Basandosi prevalentemente su aspri contrasti di bianco e nero, i suoi dipinti riduttivi e sempre più emblematici sono incentrati sulla figurazione narrativa e simbolica. David de la Mano è un artista contemporaneo noto per la sua pennellata meticolosa, il suo talento per l’uso su larga scala e quasi sistematico del bianco e nero e le sue sagome umane minimaliste. Con la sua originale formazione scultorea, ha focalizzato il suo interesse sull’arte pubblica, alla quale ha integrato in modo naturale e immediato l’arte urbana, divenendo uno degli artisti più importanti di questa disciplina.
La sua opera è fatta di personaggi tratti dalla grande poesia che non lasciano nessuno indifferente. Attraverso ogni pezzo, lavora per trascrivere la sua visione del mondo che lo circonda, nel modo più personale e simbolico possibile. Tra ombre e luci, giocando con forme, contorni e contrasti, David de la Mano dà vita a un mondo di perfetto equilibrio, dove esseri umani e natura, da sempre intrinsecamente legati, si fondono e poi si stagliano, in perpetuo movimento. Inoltre, si distingue per l’esplorazione di nuovi spazi, supporti e materiali come spazi aperti o invisibili, supporti permanenti ed effimeri e materiali diversi come l’arredo urbano o elementi della natura.
L’artista spagnolo con un universo davvero unico non ha più nulla da dimostrare del suo virtuosismo, e ciascuno dei suoi affreschi in giro per il mondo lo conferma. Per Mehdi Ben Cheikh, direttore della Galerie Itinerrance, “l’opera di David de la Mano è tanto rilevante in strada quanto nelle gallerie, e conserva tutta la sua forza da un luogo all’altro”. L’artista ha sviluppato numerosi progetti in Spagna, Norvegia, Italia, Taiwan, Stati Uniti, Polonia, Inghilterra, Francia, Finlandia, Tunisia, Perù, Argentina, Brasile, Uruguay, Portogallo, Olanda, Germania, ecc… ed espone le sue opere in case private o nelle gallerie d’arte di tutto il mondo. La pittura di David de la Mano si concentra principalmente sull’importanza dei legami sociali, principalmente attraverso la rappresentazione di figure umane che si evolvono in gruppi, spesso di fronte a un ostacolo oa una minaccia. Sfrutta il potere evocativo delle sagome per stimolare l’immaginazione dei tuoi spettatori.
Il progetto “Under the Skin” è stato finito di dipingere e montare il 5 dicembre al terzo piano del Parlamento Europeo a Bruxelles, creato con MDF e assemblato da diverse parti che generano cicatrici in ciascuno dei suoi limiti.
L’opera mostra una sequenza crescente di confronto e ne accompagno la presenza con questa poesia di Miguel Hernández:
“…Per la libertà mi stacco con le pallottole
di chi ha fatto rotolare la sua statua nel fango.
E mi libero dai miei piedi, dalle mie braccia,
di casa mia, di tutto.
Perché dove sorgono alcune orbite vuote,
metterà due pietre di aspetto futuro
e farà crescere nuove braccia e nuove gambe
nella carne tagliata.
Germoglieranno linfa alata senza autunno
reliquie del mio corpo che perdo in ogni ferita.
Perché sono come l’albero abbattuto, che germoglio:
perché ho ancora la vita.
“L’uomo in agguato” 1937-1939
Miguel Hernández
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