Risale al 1932 il Trattato di Amicizia fra Italia e Arabia Saudita che stabilisce i reciproci rapporti diplomatici e consolari. Il 10 febbraio di quell’anno lo firmano a Jeddah il ministro degli esteri saudita, Emir Faisal, e il Console italiano, Guido Sollazzo. Molti anni dopo il Presidente della Repubblica , Giovanni Leone, disse : “che nei nostri due Paesi si trovino i centri di due grandi religioni universali monoteistiche i cui principi morali continuano a far sentire la loro inesauribile forza ispiratrice”.
La vittoria di Riyad a sede dell’ Expo 2030 potrebbe essere una grande occasione per la Lombardia. Si dovrebbe subito inziare a lavorare per un grande progetto per la promozione della cultura araba nella nostra Regione. Non dimentichiamo che sarà un grande occasione. Nel 2030 i campionati del Mondo di calcio si svolgeranno anche in Marocco , contemporaneamente l’expo in Arabia Saudita e nel 2034 i campionati del mondo di calcio saranno ancora ospitati dalla stessa Arabia.
Questa è una grande occasione, la possibilità di rilanciare il dialogo con il mondo arabo musulmano, con la grande tradizione spirituale e civile che viene da quel mondo. .
Per questo si attiveranno possibilità di incontri culturali dedicati ai paesi arabi in Lombardia con il coinvolgimento delle istituzioni dei vari paesi . Per lottare contro il pregiudizio , contro l’islamofobia e per la promozione di momenti di incontro con i Paesi arabi. Che questo perido sia momento di costruzione di dialogo .
Questa islamofobia, dettata da ragioni politiche non pemette un vero dialgo anzi, fa il gioco di coloro che usano (potremmo dire da tutte e due le parti) la religione come scudo per motivi che, proprio con la religione non hanno nulla a che fare.
Marco Baratto