Max con le morbide al via per provare a scappare, Lewis con le medie per avere vantaggio in corso di gara. Ma monteranno le morbide anche Norris e Perez che potrebbero attaccare: tutte le variabili del GP F1
Il pronostico della vigilia, tanto per cambiare, è stato smentito. Proprio quando sembrava tutto apparecchiato per la pole position della Mercedes F1, apparsa fino a quel momento del GP Abu Dhabi più veloce (almeno sul giro secco) della Red Bull, Max Verstappen ha fatto saltare il banco. Lo ha fatto con un giro in Q3 che è un piccolo bignami delle doti del ventiquattrenne olandese: un condensato di velocità, aggressività, astuzia e controllo sopraffino della macchina, che lo ha proiettato verso la tredicesima – sicuramente la più importante – pole della carriera, la decima stagionale. E che in qualche modo cambia le carte in tavola in vista della gara, in cui Max, anche per via delle particolari scelte di assetto, potrà impostare una gara di difesa su un tracciato dove le manovre di sorpasso sono storicamente tutt’altro che scontate.
red bull, il sacrificio di perez
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Certo il risultato sorprende soprattutto Lewis Hamilton, “confinato” al secondo posto e addirittura per quasi quattro decimi, un’eternità su un circuito che le recenti modifiche hanno reso ancora più veloce che in passato. Merito anche (ma non solo) della perfetta esecuzione del gioco di scuderia studiato dal muretto Red Bull, che ha coraggiosamente scelto di sacrificare…
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