• Termini e condizioni
  • Cookie Policy
  • Privacy Policy
sabato, Ottobre 25, 2025
Comunicati Stampa 24
No Result
View All Result
  • Login
  • Registrati
  • Attualità
  • Politica
  • Finanza
  • Cultura
  • Lavoro
  • Sport
  • Ambiente
  • Tech
  • Salute
  • Viaggi
PUBBLICA ORA
  • Attualità
  • Politica
  • Finanza
  • Cultura
  • Lavoro
  • Sport
  • Ambiente
  • Tech
  • Salute
  • Viaggi
No Result
View All Result
Morning News
No Result
View All Result
Home Finanza

Economia di guerra permanente – Sbilanciamoci

by admin
Ottobre 22, 2025
in Finanza
Reading Time: 4 mins read
0
Economia di guerra permanente – Sbilanciamoci
3
Condividi
127
Visite

[ad_1]

Fonte:
sbilanciamoci.info

Il documento strategico della Commissione prevede 6.800 miliardi di euro entro il 2035 di spesa militare, la metà in armi, a carico degli Stati. Per convincere le opinioni pubbliche il piano cambia ancora nome, si chiamerà Preserving Peace. Non porterà sicurezza ma più instabilità, oltre a meno soldi per sanità, istruzione e riconversione ecologica.

Non è un fantasma, è un Moloch quello che attraversa l’Europa e ne ipoteca il futuro. È la militarizzazione del discorso politico e dell’economia.

Comincia ormai a determinare scelte e decisioni di lungo periodo, preparate e rese «naturali» da una retorica martellante che trasforma la paura in consenso e l’industria militare in futuro inevitabile. Non più semplice «deriva» militarista, ma scelta politica lucidamente brutale, e pericolosa, sulle spalle dei popoli europei.

READ ALSO

Crypto hack: Google lancia l’allarme sulla Corea del Nord

Polymarket e Kalshi portano la NHL Hockey nei prediction market

Siamo di fronte – ce lo dicono i dati, oltre che gli annunci – a un riarmo strutturale, pianificato e non solo a una congiuntura passeggera contraddistinta da aumenti della spesa militare. Nel 2021 la spesa militare complessiva dei Paesi Ue era di 218 miliardi di euro, nel 2024 è salita a 343 miliardi e le previsioni consolidate per l’anno in corso si attestano sui 392 miliardi (molto vicini alla soglia psicologica dei 400). Già questo basterebbe a mostrare che il presunto «sottofinanziamento della difesa» agitato da Commissione e Consiglio Ue è una costruzione ideologica. Non solo perché la spesa militare è già oggi ai massimi storici e cresce più di qualsiasi altro capitolo di bilancio pubblico, ma perché viene fatta passare l’idea che per difendersi occorra armarsi. Mentre il modo migliore per costruire una vita collettiva più sicura è quello di garantire diritti e lavorare all’attenuazione dei conflitti.

La vera portata del militarismo europeo si coglie dando uno sguardo al futuro che viene tratteggiato. Kubilius, Commissario Ue alla Difesa, è stato esplicito: «Noi europei investiremo entro il 2035 circa 6.800 miliardi di euro nel comparto militare, con il 50% che confluirà nell’acquisto di armamenti: sarà un vero big bang finanziario». E ha chiarito che il 90% del peso ricadrà sui bilanci degli Stati membri. Perché l’obiettivo vero non è per nulla una strutturazione definitiva dell’Unione anche sul piano militare e di difesa, ma è quello di avvantaggiare gli interessi armati. Lo dimostra anche l’ennesimo cambio di nome del piano di riarmo della commissione, che con l’ultima operazione cosmetica è stato presentato come Preserving Peace-Defence Readiness Roadmap 2030 (ancora una volta il richiamo mistificatorio alla Pace serve a convincere opinioni pubbliche che sono refrattarie a richiami bellicisti). Ad ogni step si cambia nome per renderlo più vendibile, ma la sostanza resta: costruire un’Europa armata prima ancora di costruire una vera politica estera comune. Che dovrebbe essere l’unica strada logica e sensata, anche per chi vuole una «Europa forte» sul versante militare. Invece, prima gli strumenti della guerra, poi – forse, un giorno – la politica. Un’inversione logica e democratica che favorisce un solo soggetto: i produttori di armi.

Perché questo è il punto: l’accelerazione non è pensata per la difesa dei popoli europei, ma per alimentare i profitti. Lo dimostrano anche i programmi già attivi – come l’European Defence Fund o il programma Asap – nonché gli stessi i dati di Bruxelles: questi strumenti non hanno portato alcuna integrazione reale della produzione bellica europea. Ogni Paese continua a comprare e produrre per sé, seguendo logiche di piccolo potere e influenze di piccoli interessi industriali, frammentando il mercato e rimanendo succube della preminenza tecnologica Usa.

Questa corsa folle viene giustificata con la paura di minacce esterne agitate a comando per sospendere il pensiero critico e azzerare il dibattito democratico. Ma è un inganno. Perché quella che chiamano «difesa» è solo architettura militare, mentre la difesa reale – sociale, civile, diplomatica, energetica, informativa – non viene nemmeno discussa. E soprattutto perché ogni miliardo speso oggi in armi è un miliardo sottratto alla scuola, alla sanità, alla riconversione ecologica, alle politiche sociali. Si chiama economia di guerra permanente.

La società civile attiva per la pace e per il disarmo lo denuncia da anni: l’aumento degli investimenti militari non porterà più sicurezza, ma più instabilità e più crisi. E soprattutto ipotecherà il futuro: il riarmo europeo è costruito con debito pubblico e vincoli di spesa pluriennali, che passeranno come un cappio ai prossimi governi e alle prossime generazioni. Di fronte a questo salto quantico forse non basta più solo monitorare o denunciare: servono alternative strutturali alla guerra. Servono politiche di sicurezza non armata e difesa civile europea. Serve una diplomazia autonoma e multilaterale. Serve disinnescare la centralità dell’industria bellica nell’economia europea. Perché non è vero che non ci sono alternative. Il problema è che non si vogliono discutere.

Quello che ci aspetta non è una parentesi. È un bivio storico. O lasciamo che l’Europa si trasformi in una fortezza armata al servizio dei profitti militari, o costruiamo un altro modello di sicurezza. Che parta dalle persone, non dalle armi.

Articolo pubblicato anche da il manifesto del 17 ottobre 2025



Disclaimer: Questo contenuto è stato importato automaticamente da una fonte esterna tramite strumenti di aggregazione.
Tutti i diritti relativi a testo, immagini e media appartengono all’autore originale.
In caso di richieste di rimozione o segnalazioni di violazione del copyright, contattaci e provvederemo tempestivamente.

Fonte originale: https://sbilanciamoci.info/economia-di-guerra-permanente/

[ad_2]

Previous Post

Un museo non è un luna park…

Next Post

Rome for climate justice – evento #2: organizzare la resistenza

Related Posts

Un giorno qualuque sul Gran Canal tra gondole e palazzi - Cosa vedere a Venezia
Viaggi

guida con itinerari e consigli pratici

Ottobre 22, 2025
Il Parlamento Europeo di Bruxelles
Viaggi

Il Parlamento Europeo di Bruxelles: perchè visitarlo

Ottobre 22, 2025
Tra le dune di Maspalomas è possibile praticare naturismo
Viaggi

guida libera e queer dell’isola

Ottobre 22, 2025
Come promuovere una destinazione ciclotuiristica
Sport

Come promuovere una destinazione cicloturistica: dal racconto all’esperienza

Ottobre 22, 2025
Valentinelli: «La Rete ecologica va ampliata e potenziata»
Attualità

Valentinelli: «La Rete ecologica va ampliata e potenziata»

Ottobre 22, 2025
Quello che vuoi potrebbe non essere quello che davvero ti serve
Salute

Quello che vuoi potrebbe non essere quello che davvero ti serve

Ottobre 22, 2025
Next Post
Rome for climate justice – evento #2: organizzare la resistenza

Rome for climate justice - evento #2: organizzare la resistenza

Please login to join discussion

Pubblica ora il tuo comunicato stampa

Pubblica ora

IN EVIDENZA

Come promuovere una destinazione ciclotuiristica

Come promuovere una destinazione cicloturistica: dal racconto all’esperienza

Ottobre 22, 2025
Un giorno qualuque sul Gran Canal tra gondole e palazzi - Cosa vedere a Venezia

guida con itinerari e consigli pratici

Ottobre 22, 2025
Più speranza, meno aspettative

Più speranza, meno aspettative

Ottobre 22, 2025
Saluti da Pisa… Museo Nazionale di San Matteo

Saluti da Pisa… Museo Nazionale di San Matteo

Ottobre 21, 2025
Grandi Opere – Storie di Opacità. Convegno del 18 ottobre 2025 organizzato da Presidio Europa ad Avigliana

Grandi Opere – Storie di Opacità. Convegno del 18 ottobre 2025 organizzato da Presidio Europa ad Avigliana

Ottobre 21, 2025

EDITOR'S PICK

L’appuntamento delle cinque

L’appuntamento delle cinque

Ottobre 22, 2025
FUORI TUTTO per la Amazon Fire TV Serie 4, qualità 4K e 43″ a prezzo mini

FUORI TUTTO per la Amazon Fire TV Serie 4, qualità 4K e 43″ a prezzo mini

Ottobre 22, 2025
Cosa vedere a Chengdu: guida completa e aggiornata

Cosa vedere a Chengdu: guida completa e aggiornata

Ottobre 22, 2025
Roma non vuole Cybertech, la fiera su armi e innovazione

Roma non vuole Cybertech, la fiera su armi e innovazione

Ottobre 21, 2025

Info:

I contenuti pubblicati su ComunicatiStampa24.com hanno scopo informativo. Il sito non garantisce l’accuratezza o la completezza delle informazioni e non è responsabile per eventuali errori o danni derivanti dal loro utilizzo. I comunicati stampa sono responsabilità degli autori o delle aziende che li inviano. Per informazioni: info@comunicatistampa24.com

Follow us

Categorie

  • Attualità
  • Cultura
  • Finanza
  • Salute
  • Sport
  • Tech
  • Viaggi

Ultime notizie

  • guida con itinerari e consigli pratici
  • Il Parlamento Europeo di Bruxelles: perchè visitarlo
  • guida libera e queer dell’isola
  • Come promuovere una destinazione cicloturistica: dal racconto all’esperienza

Link utili

  • Termini e condizioni
  • Cookie Policy
  • Privacy Policy

ComunicatiStampa24 è una piattaforma indipendente che ospita comunicati stampa, articoli e contenuti forniti da utenti, aziende o enti esterni. Il gestore non è responsabile dell’esattezza, completezza o veridicità dei testi pubblicati, né delle opinioni espresse dagli autori, che restano di loro esclusiva responsabilità. Il sito non è una testata giornalistica ai sensi della Legge n. 62/2001 e i contenuti non sono soggetti a revisione o controllo redazionale. L’utilizzo del sito implica l’accettazione dei Termini e Condizioni d’Uso, della Privacy Policy e della Cookie Policy. ComunicatiStampa24 utilizza cookie e servizi di terze parti (come Google e Meta) per analisi, funzionalità e pubblicità personalizzate.

Benvenuto!

Accedi o registrati per pubblicare gratis

Non ricordi la password? Registrati

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Accedi

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Accedi
No Result
View All Result
  • Homepages
    • Home Page 1

ComunicatiStampa24 è una piattaforma indipendente che ospita comunicati stampa, articoli e contenuti forniti da utenti, aziende o enti esterni. Il gestore non è responsabile dell’esattezza, completezza o veridicità dei testi pubblicati, né delle opinioni espresse dagli autori, che restano di loro esclusiva responsabilità. Il sito non è una testata giornalistica ai sensi della Legge n. 62/2001 e i contenuti non sono soggetti a revisione o controllo redazionale. L’utilizzo del sito implica l’accettazione dei Termini e Condizioni d’Uso, della Privacy Policy e della Cookie Policy. ComunicatiStampa24 utilizza cookie e servizi di terze parti (come Google e Meta) per analisi, funzionalità e pubblicità personalizzate.

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?