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Da Valencia inizia una nuova avventura per il pilota italiano, che ha terminato il suo primo weekend al volante di una monoposto di Formula E. Ecco le sue prime impressioni di guida
Si chiudono i cancelli al Ricardo Tormo. Meccanici, piloti e staff della Formula E sono tornati in albergo e domani in mattinata proseguiranno i test prestagionali, in vista della prima gara a Diriyah a fine gennaio. Antonio Giovinazzi, invece, sta per salire su un’auto che lo porterà in aeroporto. Lì attende un volo di nove ore attraverso il Mediterraneo, direzione Jeddah, dove si ricongiungerà al team Sauber Alfa Romeo per affrontare il penultimo appuntamento della stagione di Formula 1. Terminata questa, le sue attenzioni saranno rivolte completamente alla competizione a emissioni zero con il team Dragon Racing, dove farà coppia il 23enne brasiliano Sette Câmara. Lo incontriamo proprio nei box, a pochi passi dal musetto della Dragon su cui è già stato aerografato il numero 99. Indossa la mascherina, ma sorride con gli occhi.
Antonio, ci racconti com’è stato questo primo approccio con la macchina.
“Me lo aspettavo difficile e invece è stato difficilissimo, perché sapevo che sarebbe stata completamente diversa dalla Formula 1, quindi devo ancora abituarmi. Ieri ho perso tanti giri per la simulazione di qualifica, oggi per la simulazione di gara. Poi siamo stati fermi un’ora per una bandiera rossa e quindi ho fatto pochi chilometri. Inoltre…