I colossi del web e del tech si schierano contro il presidente Putin.
La guerra in Ucraina sta scatenando un’ondata di proteste contro il presidente russo Vladimir Putin. Proteste a 360 gradi, che coinvolgono quasi tutte le categorie e i settori nel mondo e che si stanno manifestando anche nella stessa Russia. Se il popolo ucraino sta sopportando la tragedia di un’invasione bellica, il popolo russo – la maggior parte del quale sta manifestando dissenso contro la guerra voluta da Putin – deve invece vedersela con le sanzioni che sono state inflitte.
Tra le conseguenze più pesanti che la Russia deve pagare per aver scatenato una guerra in Ucraina vi sono certamente quelle economiche. Restrizioni alle operazioni internazionali bancarie e sanzioni varie imposte dagli Stati Uniti e dall’Europa (cui ha aderito, con una decisione storica, anche la neutrale Svizzera) si affiancano a restrizioni che riguardano, ad esempio, la chiusura dello spazio aereo alle compagnie russe.
Guerra in Ucraina: cos’hanno deciso di fare i big del tech contro la Russia
Sono tanti i big del web e del tech che hanno deciso di esprimere, in vario modo, il loro dissenso sull’invasione russa in Ucraina. Facebook, ad esempio, ha attuato il blocco della pubblicità promossa sulla sua piattaforma dai media statali russi, in modo tale da impedirne la monetizzazione. Ma non solo, perché il…
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