- Hong Kong è il paese più pronto per le criptovalute, mentre gli Emirati Arabi Uniti occupano il 4° posto.
- La nazione insulare è anche al terzo posto tra i paesi con il maggior numero di bancomat crittografici ogni 100.000 persone.
- Gli Stati Uniti e la Svizzera seguono Hong Kong, occupando rispettivamente il secondo e il terzo posto.
Secondo uno studio Forex Suggest, Hong Kong e gli Emirati Arabi Uniti (UAE) sono tra i paesi più pronti per l’adozione di criptovalute.
Sulla base dello studio, Hong Kong e gli Emirati Arabi Uniti occupano il primo e il quarto posto, con punteggi di prontezza per le criptovalute rispettivamente di 8,6 e 6,2, tra i primi 19 paesi più pronti per le criptovalute.
Forex Suggest ha considerato quattro criteri principali nel suo studia — il numero di bancomat di criptovaluta, il numero di startup blockchain, le tasse e la legislazione sulle criptovalute e l’alto interesse per le risorse digitali.

In quanto nazione meglio posizionata di Forex Suggest nello studio, Hong Kong è al terzo posto tra i paesi con il maggior numero di bancomat di criptovaluta ogni 100.000 persone. Con due macchine ogni 100.000 persone, o 149 in totale, il “Fragrant Harbour” è la capitale asiatica per gli ATM crittografici.
Inoltre, lo studio trova Hong Kong al primo posto per le tasse sulle criptovalute più basse, insieme a Svizzera, Panama, Portogallo, Germania, Malesia e Turchia. In particolare, le criptovalute sono considerate merci virtuali, non valuta, a Hong Kong, esentando queste risorse digitali dalle tasse sulle plusvalenze.
In termini di startup blockchain, la nazione insulare ne ha tre ogni 100.000. Lo status di Hong Kong come hub finanziario asiatico ha facilitato lo sviluppo di tecnologie blockchain come la stablecoin Tether.
Nel frattempo, gli Emirati Arabi Uniti condividono il quarto posto con altre tre nazioni, tra cui Georgia, Romania e Croazia.
Il paese del Medio Oriente è anche al terzo posto tra i paesi con il maggior numero di startup blockchain, registrando due ogni 100.000 persone. “Gli Emirati Arabi Uniti hanno alcuni degli imprenditori più lungimiranti quando si tratta di tecnologia finanziaria”, si legge nello studio.
All’inizio di quest’anno, gli Emirati Arabi Uniti hanno reso noto che mirano a diventare a hub crittografico globale con la sua spinta aggressiva per esplorare le risorse digitali e la relativa tecnologia come NFT e il metaverso.
Per quanto riguarda lo studio, gli Stati Uniti seguono Hong Kong al secondo posto, con un punteggio di 7,7, mentre la Svizzera è al terzo posto con un punteggio di disponibilità per le criptovalute vicino a 7,5.