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Elian Chali è nato e cresciuto a Cordoba, dove attualmente vive. Il suo rapporto con la strada è iniziato con il tagging adolescenziale e sebbene il suo background sia nel graphic design, come artista è autodidatta. Il lavoro di Elian si concentra sulla creazione di un dialogo con il tessuto urbano, lasciando che le caratteristiche del muro informino il pezzo. Si identifica con l’urbanistica e l’architettura più che con il muralismo oi graffiti. Stilisticamente, il suo lavoro si distingue per l’adesione a una forma disciplinata di minimalismo e astrazione, influenzata da artisti nordamericani come Sol LeWitt. Impiegando un set parametrico di colori primari, l’artista utilizza strati, sovrapposizioni e opacità per creare composizioni geometriche che riflettono, interagiscono o disgregano i piani dell’ambiente costruito su cui lavora. Il lattice è il suo materiale preferito e sebbene preferisca le strade al lavoro in studio, è altrettanto abile nel lavorare su tela come sui muri.
Jorge Pomar si forma nei primi anni 2000 tra graffiti e cultura rave. È co-fondatore della casa editrice Bucle, della galleria La Baranda, delle feste Hogar e fondatore di Casa Omar, spazio per residenze e mostre attivo tra il 2012 e il 2022 a Buenos Aires.
Nel 2018 è stato selezionato per il programma artistico della CIA. Ha tenuto workshop con Diana Aisenberg, AB-ELE e ha partecipato a seminari guidati da Alberto Goldenstein, Guillermo Ueno, Martín Reyna, Dolores Casares, Oscar Smoje, Mariano Sapia, Jorge Gonzáles Perrin e Javier Abarca.
Il progetto “Junio2.ai” è stato realizzato per il 20° anniversario di Trimarchi nello stadio sportivo Islas Malvinas.
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Credito fotografico: Leo Mercado e Santiago Vellini