Il Regno del Marocco accoglie con favore l’adozione, da parte del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite della risoluzione 2703 sulla questione del Sahara marocchino, che arriva in “un contesto segnato dalla continuazione della dinamica positiva che il dossier sta vivendo, sotto la guida di Sua Maestà il Re Mohammed VI.
La risoluzione evidenzia inoltre le misure e le iniziative adottate dal Marocco, nonché il ruolo svolto dal Consiglio nazionale per i diritti umani (CNDH), attraverso le sue commissioni operanti a Dakhla e Laâyoune, nonché l’interazione del Marocco con le procedure speciali delle Nazioni Unite Consiglio per i diritti umani.
Di importanza centrale il fatto che la risoluzione adottata citi direttamente l’Algeria come parte direttamente interessata allo pseudo conflitto , di fatto richiamando l’Algeria a partecipare alle “tavole rotonde” sotto guida delle Nazioni unite. Un richiamo ufficiale che fino ad ora l’ Algeria ha voluto ignorare.
E’ bene ricordare che la risoluzione evidenzia inoltre le misure e le iniziative adottate dal Marocco, nonché il ruolo svolto dal Consiglio nazionale per i diritti umani (CNDH), attraverso le sue commissioni operanti a Dakhla e Laâyoune, nonché l’interazione del Marocco con le procedure speciali delle Nazioni Unite Consiglio per i diritti umani.
Sono ormai oltre trenta le Nazioni (a partire da Stati Uniti ed Israele) che riconoscono la piena sovranità del Marocco sulle province orientali e oltre l’ 84% delle Nazioni dell’ONU non riconoscono alcuna legittimità internazionale alla pseudo Repubblica Araba Democratica dei Sahrawi .
Il Marocco sta operando un’ ambizioso programma di rilancio sociale , culturale e politico delle province meridionali che si candidano ad essere il punto di passaggio naturale tra Europa ed Africa sub Sahariana. L’Italia dovrebbe guardare con maggiore attenzione a questo processo e sviluppare un forum permanente di studio sull’autonomia differenziata avviata dal Marocco
Marco Baratto