Ancora oggi, dopo quasi venti anni, dall’ingresso della Romania in Europa, ogni volta che la stampa , pubblica la nazionalità del reo, scattano commenti orrendi. In particolare , noto che gli strascichi della “caccia al romeno ” attuata in modo sistematico nel 2007 ha ancora i suoi frutti avvelenati. Nessuna scusa è pervenuta da parte di un Sindaco di Roma di sinistra che disse : :
“E’ necessario assumere iniziative straordinarie e d’urgenza sul piano legislativo in materia di sicurezza. Non si possono aprire i boccaporti. Roma era la città più sicura del mondo prima dell’ingresso della Romania nell’Ue”.
Usò il termine “boccaporti” come se i romeni fossero delle cose non delle persone. E’ interessante notare che se le stesse cose fossero state dette da un militante di destra saremmo andati avanti mesi a gridare al fascismo, al razzismo ed altre amenità varie. Eppure quel Sindaco , dopo tanti anni non si è mai scusato pubblicamente per le sue affemazioni .
Per contro il suo successore nominò una consigliera romena per trattare con la comunità romena, aprendo un dialogo costruttivo. Sembrano passati anni , secoli, ma quanto odio trasudava anche dai giornali di sinistra . Ancora oggi si respira, fortuntamente , in modo meno agressivo , la romenofobia dei primi anni 2000 (con il centro sinistra al potere) .
Questo insegna una cosa , la destra non è razzista, la maggiore integrazione avviene in territori governati dalla destra . Il vero razzismo è un connotato che la sinistra applica a diversi livelli. Con gli stranieri integrati , con la politica delle porte aperte, con le persone che non la pensano come loro e con i tanti radicalchic che danno degli ignornati a quelli di destra.
. Vorrei dire che è giunto il momento di dire basta, la destra ha una sua politica migratoria apprezzata dai tanti immigrati che lavorano in Italia . Immigrati che se potessero voterebbero a destra .
Marco Baratto