Notizie di mercato
- La Banca centrale russa concede una licenza per emettere e scambiare risorse digitali a Sberbank PJSC.
- Sberbank è inclusa nell’elenco degli operatori di sistemi informativi che emettono asset finanziari digitali (DFA).
- Questo sviluppo arriva dopo che Sberbank ha abbandonato le sue attività europee dopo il contraccolpo derivante dall’attacco della Russia all’Ucraina.
Il 17 marzo, la Banca centrale russa ha concesso a Sberbank PJSC una licenza per emettere e scambiare risorse digitali. Nel dettaglio, la Banca Centrale ha aggiunto Sberbank all’elenco degli operatori di sistemi informativi che emettono asset finanziari digitali (DFA).
La piattaforma di risorse digitali di Sberbank registrerà e farà circolare tutti i DFA emessi tramite un sistema informativo basato su tecnologia di contabilità distribuita (DLT). Di conseguenza, Sberbank garantisce la sicurezza dei dati e rende i dati immutabili.
Di conseguenza, le aziende potranno sfruttare le opportunità della piattaforma di risorse digitali di Sberbank. Questi includono:
- Rilascio dei propri DFA comprovanti i requisiti di cassa. Ciò consentirà alle aziende di attrarre investimenti di mercato
- Acquisizione del problema dei DFA tramite il sistema informativo di Sberbank. Ciò consentirà alle aziende di investire i loro fondi attualmente inattivi per generare reddito.
- Effettuare altre transazioni DFA in conformità con le leggi russe.
Il direttore della divisione Transaction Business di Sberbank, Sergey Popov, ha affermato che la prima transazione dovrebbe essere possibile tra un mese.
Le aziende potranno effettuare la loro prima transazione sulla nostra piattaforma blockchain tra un mese. Stiamo appena iniziando il nostro lavoro con gli asset digitali, rendendoci conto che un ulteriore sviluppo richiede l’adeguamento dell’attuale quadro normativo. Per fare ciò, siamo pronti a lavorare a stretto contatto con le autorità di regolamentazione e gli organi esecutivi.
In precedenza, Sberbank PJSC ha avuto problemi dopo l’attacco della Russia all’Ucraina. La banca non è stata in grado di sostenersi dopo tutte le sanzioni degli Stati Uniti e dell’Unione Europea. Di conseguenza, ha abbandonato le sue attività europee e le sue azioni sono crollate del 95% alla Borsa di Londra.