- Le nazioni africane potrebbero affrontare sfide dovute all’introduzione di CBDC e criptovalute.
- Secondo i rapporti, è probabile che sia in lavorazione una valuta digitale comune per tutti gli Stati dell’Africa centrale.
- La Repubblica Centrafricana ha adottato bitcoin come moneta a corso legale ad aprile.
Secondo i rapporti, la Banca degli Stati dell’Africa centrale, nota anche come Banque des États de l’Afrique, potrebbe presto emettere una valuta digitale della banca centrale (CBDC) su sollecitazione del suo consiglio.
Per modernizzare i sistemi di pagamento e promuovere l’inclusione finanziaria regionale, il consiglio, secondo un rapporto di venerdì di Bloomberg, ha scritto un’e-mail esortando la banca regionale a lanciare una valuta digitale.
Carlo Hoskinson ha ritwittato la notizia, scrivendo che gli piacerebbe vedere come questo potrebbe essere implementato in modo pratico e sicuro.
Mi piace vedere come questo può essere implementato in modo pratico e sicuro https://t.co/8sdd7utJm8
— Charles Hoskinson (@IOHK_Charles) 25 luglio 2022
La Repubblica Centrafricana, o CAR, non ha riconosciuto una valuta digitale della banca centrale nonostante abbia accettato Bitcoin (BTC) come denaro legale nella nazione attraverso una legge emessa ad aprile.
Nell’ottobre 2021 il banca centrale della Nigeria è diventato uno dei primi nella zona a introdurre un CBDC chiamato eNaira. Il programma Project Khokha della Reserve Bank of South Africa sta ancora esaminando i possibili usi di una CBDC.
La decisione della CAR di accettare BTC come moneta a corso legale è stata contestata dalla Banca degli Stati Centrafricani in quanto “problematica” e potenzialmente in grado di avere un “significativo impatto negativo” sull’unione monetaria centrafricana.
I paesi dell’Africa subsahariana potrebbero avere difficoltà a portare criptovalute e CBDC in luoghi con energia insufficiente per entrambi estrazione e trasferimenti.
La CAR e la Repubblica del Ciad hanno le percentuali più basse di popolazione che ha accesso all’elettricità, rispettivamente solo del 12% e del 12%, secondo i dati della Banca Mondiale del 2020.