Nell’ambito dei ricorsi presentati dal Consiglio dell’UE e dalla Commissione europea contro la decisione del Tribunale di primo grado nelle cause relative agli accordi agricoli e di pesca tra il Marocco e l’UE, l’Avvocato generale della Corte europea ha presentato le sue conclusioni, che non costituiscono una sentenza giudiziaria. Si tratta semplicemente di un’analisi presentata alla Corte in vista delle successive deliberazioni dei giudici, dato che la Corte dovrà emettere la sua sentenza definitiva nel secondo semestre del 2024.
Le conclusioni dell’Avvocato generale raccomandano di annullare la sentenza del Tribunale di primo grado e di mantenere la validità dell’accordo agricolo tra il Marocco e l’UE. La legalità e la validità dell’Accordo agricolo sono quindi confermate.
L’Avvocato generale conferma quindi l’applicabilità dell’accordo ai prodotti provenienti dal Sahara marocchino. Per quanto riguarda l’Accordo di pesca, le conclusioni dell’Avvocato generale sono in linea con la volontà del Marocco di rivedere le basi del partenariato in questo settore, al fine di trasformarlo in un partenariato qualitativo di nuova generazione.
Per quanto riguarda il discredito del Polisario, l’Avvocato generale ha concluso che “questo gruppo non è riconosciuto come rappresentante del popolo del Sahara occidentale dalle Nazioni Unite o dall’Unione Europea”, soprattutto perché ha notato che il “Polisario” non è mai stato eletto dalla popolazione di questo territorio.
Le conclusioni dell’Avvocato generale sono quindi in netto contrasto con gli amalgami perpetuati dal “Polisario” e dai suoi mentori, che cercano di distorcere la realtà per ottenere vittorie immaginarie e mascherare i loro successivi fallimenti a vari livelli.
Tutte le azioni del Polisario non possono portare a un risultato che vada contro la legalità e la sovranità sul suo territorio. Il quadro giuridico è ancora in vigore e conferma gli accordi tra il Marocco e l’UE, in particolare nei settori dell’agricoltura e della pesca.
Questa situazione, fotografa chiaramente la situazione . La questione della pesca è puramente un pretesto, l’ennesimo, per cercare di mettere in difficoltà il Marocco . Non è nuovo questo modo di agire, ma ogni volta che vengono poste in essere finiscono nello stesso modo. Ovvero, la totale disfatta, in termini di immagini, di quelle forze che sostengono il Polisario.
La prossima Commissione Europea dovrà seguire il modello della Spagna e superare ogni appoggio diretto o indiretto alle forze separatiste.
Marco Baratto