Ogni discorso che il Re del Marocco pronuncia sono una fonte di analisi interessante. La ragione è semplice. Il Sovrano detta quelle linee generali entro le quali il Governo ed il Parlamento del Marocco agiscono liberamente.
La Monarchia svolge un ruolo centrale, essa non interviene direttamente nel libero dibattito politico e sociale ma, indica alle forze politiche le necessità della popolazione. L’Istituto monarchico è un fondamentale raccordo tra popolazione potere esecutivo e legislativo . La monarchia rappresenta , sente il sentimento popolare e lo rapporta alle forze politiche liberamente scelte dalla popolazione.
Anche l’apertura della sessione autunnale del Parlamento di Rabat è fondamentale per capire le linee guida del Regno. Sua Maestà nel suo discorso ha toccato tanti punti . Gli osservatori internazionali forse si sarebbero aspettati un intervento diretto sulla questione del Medio Oriente. Questo, senza essere presente era , a un osservatore attento presente. Ma tutto con la solita delicatezza che caratterizza l’azione del Marocco.
Sua Maestà ha sottolineato la necessità di essere vigili sulle cause nazionali : queste non sono solo la centrale sovranità sulle provincie meridionali che ha auto una forte vittoria su molti fronti ma anche quella palestinese che si inserisce nel ruolo di Sua Maestà di presiedere il Comitato per la Città Santa.
Il Sovrano ha posto l’accento sulle riforme sociali che il Parlamento dovrà affrontare. In primis la riforma del codice di diritto di famiglia ed il sistema degli aiuti sociali . Il Marocco ha sempre puntato a creare un sistema di stato sociale che possa puntare a migliorare il livello di vita della popolazione. Sembra una cosa slegata dalle crisi internazionali che stiamo vivendo ma , in realtà, è fortemente legata.
Spesso, infatti, il radicalismo che si ammanta di elementi religiosi, inizia a creare le proprie basi quando una Nazione non è in grado di offrire servizi sociali di alto livello. Il Marocco, è consapevole che la sicurezza pubblica passa anche attraverso livelli di servizi sociali che siano in grado di elevare il livello sociale della popolazione.
Interessante , nel discorso reale, il passaggio legato alla tradizione sunnita malikita del Marocco. Un’osservatore esterno potrebbe non farci caso. Ma il riaffermare l’attaccamento del Regno ai valori sunniti malikiti del islam, si sottolinea la linea generale dell’azione del Regno nei vari settori.
L’ Islam sunnita malikita permette una dimensione completa della vita , sia nel senso trascendente ma anche come aspetti della vita di ogni giorno. Possiamo dire in una dimensione orizzontale. Questo aspetto è stato presente nell’azione di risposta al terremoto che ha coinvolto il Regno. Il Marocco è riuscito a mobilitare , in poco tempo le energie migliori della Nazione dimostrando una grande solidarietà nazionale che coinvolto tutti i marocchini indipendente dalla confessione religiosa di apparenza.
Anche per questo, credo che Sua Maestà, abbia sottolineato il suo ruolo di “Commendatore dei Credenti” , titolo che non ha solo una valenza nell’ambito islamico ma, anche nei confronti dei degli altri credenti citati direttamente nel discorso reale , ovvero nei confronti anche di cristiani ed ebrei.
Questo passaggio è particolarmente interessante, infatti, difronte all’ondata di antisemitismo che ha colpito anche l’occidente, Sua Maestà è come se avesse voluto mandare un segnale alla popolazione . Ovvero che gli altri marocchini (ebrei e cristiani) sono posti sotto la protezione reale al pari della maggioranza musulmana. Quelle poche parole mi hanno ricordato le affermazioni dell’illustre avo , Mohammed V, quando disse che in Marocco esistevano “sudditi marocchini di religione ebraica.
In questi anni ho capito che i discorsi reali hanno una profondità che andrebbero studiati e diffusi in Occidente . Profondità dal punto di vista morale ma soprattutto con una valenza morlae di grande spessore.
Marco Baratto