Rapporto AiFOS sulla qualificazione del formatore: i risultati
Disponibili e consultabili liberamente i risultati della ricerca sulla qualificazione del formatore alla sicurezza raccolti nel Rapporto AiFOS 2023: l’identikit del formatore e i criteri di qualificazione.
Viviamo – come ricorda Lorenzo Fantini, Direttore dei Quaderni della sicurezza AiFOS sul Quaderno n. 4 di dicembre 2023 – una fase che si può definire sospesa, in cui sembra venuta meno sia la spinta propulsiva rappresentata dall’introduzione, quindici anni fa, del D.lgs. 81/2008 che la determinazione ad andare oltre.
Ed è proprio in questa situazione che “maggiormente si sente il bisogno di riflettere sul ‘nostro’ lavoro, anche e soprattutto per guardare al di là”.
Ed è proprio partendo da questa necessità di una riflessione sul tema della formazione e della qualificazione del formatore che, a 10 anni dalla pubblicazione del Decreto Interministeriale 6 marzo 2013 che ha definito i criteri di qualificazione dei docenti formatori alla sicurezza, l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) ha condotto nel 2023 la nuova attività di ricerca “La qualificazione del formatore alla sicurezza”.
Una ricerca che è stata raccolta nel Rapporto AiFOS 2023 e che è stata discussa durante il convegno “La qualificazione del formatore alla sicurezza. Rapporto AiFOS 2023” (Roma, 6 dicembre 2023).
Proprio per l’importanza dei temi trattati e per la necessità di stimolare ulteriori riflessioni, anche in vista di una revisione dei criteri della qualificazione del formatore, l’Associazione AiFOS ha deciso di rendere pubblici i risultati della ricerca.
Cosa indicano i dati della nuova ricerca? Come poter consultare i risultati? Qual è l’identikit del formatore che emerge dalla ricerca? Quali sono le risposte sui criteri di qualificazione?
La ricerca AiFOS 2023 sulla qualificazione del formatore alla sicurezza
Con la convinzione che sia importante conoscere quanto avviene realmente nei luoghi di lavoro e la diretta opinione degli attori della sicurezza aziendale, l’Associazione AiFOS dal 2009 svolge un interessante lavoro di indagine sui temi connessi alla salute e sicurezza sul lavoro.
Nel 2023 la nuova attività di ricerca “La qualificazione del formatore alla sicurezza” ha permesso ai formatori alla sicurezza di fornire informazioni sulla situazione attuale e spunti per arrivare ad una maggiore efficacia della formazione.
Ricordiamo che alla ricerca, svolta tramite la raccolta di questionari, compilati in forma anonima tra la fine del mese di maggio e il mese di giugno 2023, hanno partecipato 669 formatori da tutta l’Italia, segno che la ricerca associativa ha raggiunto i docenti di ogni angolo del nostro Paese.
La ricerca AiFOS 2023 e l’identikit del formatore alla sicurezza
L’identikit restituito dai questionari è quello di un formatore in materia di salute e sicurezza in maggioranza maschio (69,5% del campione) e con età compresa tra 35 e 64 anni (83% del campione).
Tuttavia, analizzando le risposte date dal genere femminile (30% del campione), la fascia d’età maggiormente rappresentata si abbassa: per il 64% le formatrici hanno un’età compresa tra i 24 e 49 anni. E questo dato che mostra come la professione del formatore si stia evolvendo anche in ottica di genere.
Inoltre, la maggioranza del campione svolge la propria attività per più aziende clienti (69%). Infatti, come emerso anche da altre ricerche, i professionisti della sicurezza prestano il loro lavoro presumibilmente in più aziende di medie e piccole dimensioni e possono, quindi, intervenire in più realtà, in quanto la formazione richiesta è da somministrare a numeri di dipendenti più ridotti rispetto al numero di dipendenti delle aziende di grandi dimensioni.
Riguardo alle metodologie didattiche e l’innovazione della professione, i dati mostrano che se solo il 3% degli intervistati svolge esclusivamente l’attività formativa in videoconferenza, il 48% afferma di svolgere sia formazione in presenza che in videoconferenza. E su tale argomento è apprezzabile lo sforzo compiuto dai docenti durante gli anni della pandemia: quasi il 70% del campione dichiara di aver dovuto implementare le proprie competenze sia digitali, per stare al passo con le nuove metodologie, sia in termini di ricerca di interazione con i partecipanti ai corsi.
I dati sono liberamente consultabili a questo link:
La ricerca AiFOS 2023 e i criteri di qualificazione del formatore
Riguardo ai criteri di qualificazione, i risultati mostrano che, nella principale area tematica in cui i professionisti operano, i formatori nella maggior parte dei casi (65,2%) possiedono più criteri tra quelli indicati dal Decreto Interministeriale del 2013.
Il possesso di più criteri può essere letto come il segnale che spesso i formatori possono contare sia sulla precedente esperienza come docente, sia sulle esperienze professionali o lavorative inerenti all’ambito della salute e sicurezza sul lavoro.
Uno dei sottocriteri utili a completare i requisiti di qualificazione che la Commissione Consultiva ha inserito nel decreto è la frequenza di un percorso formativo in didattica, con esame finale, della durata minima di 24 ore, il cosiddetto corso “formazione formatori”.
L’80% del campione intervistato ha frequentato questo corso, o perché ritenuto utile per la propria professionalità (43%), o per necessità di completare il criterio di qualificazione con la specifica richiesta dal Decreto Interministeriale (37%).
Ricordiamo che l’Associazione AiFOS è stata una delle prime associazioni a promuovere, nel lontano 2012, il corso di formazione per formatori in materia di salute e sicurezza, ancora prima che il legislatore avesse pensato all’idea di introdurre tale formazione come specifica necessaria per il raggiungimento della qualifica di docente.
Una domanda ha riguardato poi la semplicità, applicabilità ed efficacia dei criteri presenti nel decreto del 2013.
Secondo una prima lettura delle risposte emerge che i criteri sono semplici da leggere (il 65,2% del campione ritiene che la formulazione dei criteri sia semplice, di facile lettura e comprensione) e anche l’individuazione delle varie aree è considerata semplice dalla maggioranza.
Tuttavia, è rilevata un’eccessiva semplicità dei criteri che non aiutano ad avere una formazione sempre ed il più possibile di qualità. Per il 73,1% i criteri di qualificazione della figura del formatore non consentono una efficace selezione delle professionalità. E il 54,4% conferma che i criteri previsti dal decreto non hanno innalzato la qualità dei formatori e quindi della formazione.
Rimandiamo alla lettura integrale dei dati che sono liberamente consultabili a questo link:
Riportiamo, in conclusione, un commento di uno degli intervistati che coglie l’importante relazione tra formazione e prevenzione: la sicurezza ha un valore sociale altissimo e la “formazione è la via di accesso a questo valore”.
Per informazioni:
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21 dicembre 2023
Ufficio Stampa di AiFOS