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Fonte:
www.punto-informatico.it
Il progetto di OpenAI finalizzato al lancio di un browser è noto da molto tempo, ma l’annuncio di ChatGPT Atlas è comunque giunto all’improvviso. L’obiettivo di sfidare Chrome nel contesto in cui il software di Google domina in modo netto ormai da anni sembra alquanto ambizioso, ma Sam Altman e i suoi potrebbero avere un asso nella manica, anzi due.
Pro e contro di ChatGPT Atlas
Il primo elemento di forza del progetto è la sua natura. Non è un browser tradizionale che si arricchisce di elementi AI, ma al contrario un software costruito attorno all’intelligenza artificiale stessa. ChatGPT non ne costituisce un’estensione o un plugin, ma il cuore pulsante. L’altro fattore che potrebbe risultare determinante ai fini dell’adozione è proprio l’attrattività esercitata da quello che ormai è a tutti gli effetti un brand, il chatbot che ha scosso un intero settore e che ancora oggi sembra poterne controllare le sorti.
Sappiamo che al momento ChatGPT Atlas è disponibile per il download solo in versione macOS. Più avanti arriveranno quelle Windows, Android e iOS. Questo, che potremmo definire un lancio parziale, potrebbe essere stato imposto dalla necessità di accorciare i tempi e di non farsi sorprendere dalla concorrenza: Opera Neon, disponibile da fine settembre, è solo l’ultima new entry di un ambito destinato a diventare sempre più popolato.
Per l’utilizzo del browser non è richiesto alcun abbonamento: è accessibile con account Free, Plus, Pro e Go. L’obiettivo è dunque quello di favorirne il più possibile la diffusione, compiendo un ulteriore passo in avanti nella creazione di un ecosistema AI con al centro il chatbot che già tutti conosciamo.

OpenAI vuol farci cambiare browser
OpenAI ha davanti a sé una montagna da scalare. Convincere gli utenti a provare un nuovo software per la navigazione non è affatto semplice, comporta una modifica radicale di abitudini quotidiane. Ne sa qualcosa Microsoft, che dopo aver visto sgretolare il monopolio controllato a lungo con Internet Explorer e aver perso terreno nei confronti di Chrome, non è mai riuscita davvero a far decollare il progetto Edge, almeno in termini di market share.
Ci sarà tempo e modo per approfondire la validità di ChatGPT Atlas e per valutare la bontà delle sue caratteristiche. Poter eseguire azioni rapidamente, impartendo comandi con linguaggio naturale (come riapri la pagina dove ho visto quelle scarpe ieri
o pulisci le mie schede
) potrebbe effettivamente rivelarsi un valore aggiunto.
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Fonte originale: https://www.punto-informatico.it/chatgpt-atlas/
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