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Fonte:
bikeforgood.it
Prenotazioni che saltano, pagamenti a rilento, richieste che arrivano di notte?
Forse è ora di rivedere i tuoi strumenti digitali.
Negli ultimi anni, il cicloturismo in Italia ha smesso di essere solo una nicchia per appassionati: oggi è un vero motore di sviluppo per territori, borghi, operatori outdoor.
Ma se da un lato cresce l’offerta – esperienze, noleggi, tour guidati, strutture bike-friendly – dall’altro cresce anche l’esigenza di gestire tutto in modo fluido, efficace e moderno. E qui entrano in gioco gli strumenti digitali per il cicloturismo.
Per capirne davvero il potenziale, alla Fiera del Cicloturismo 2025 ho seguito con interesse l’intervento di Stefano Crespi, che si occupa di sviluppo per Lokki, una piattaforma tutta italiana pensata per facilitare la vita di chi offre servizi turistici outdoor.
Dai suoi spunti nasce questo articolo: una guida pratica per strutture, noleggiatori e destinazioni che vogliono offrire un’accoglienza cicloturistica davvero contemporanea, a partire dal digitale.
Il sito non è solo una vetrina
Sembra scontato, eppure è il primo grande ostacolo: tanti operatori hanno un sito web che funziona più come brochure che come strumento di lavoro.
Ma oggi chi viaggia in bici – magari da solo, magari dall’estero – ha bisogno di trovare tutto in un colpo solo, in pochi secondi, da mobile.
Cosa cerca?
- Informazioni pratiche (come arrivo, dove parcheggio, c’è la doccia?),
- foto reali,
- prezzi chiari,
- e soprattutto la possibilità di prenotare.
Non serve una grafica stellare, ma serve chiarezza, velocità, usabilità.
La prenotazione: semplice, autonoma, mobile
Un cicloturista non vuole inviare una mail e aspettare tre giorni per sapere se può noleggiare una bici. Vuole cliccare, prenotare, pagare, e sapere che tutto è confermato.
E qui tanti operatori perdono clienti, spesso senza nemmeno accorgersene.
Usare strumenti come Lokki per le esperienze, oppure piccoli booking engine per le strutture, permette di trasformare ogni visita al sito in una potenziale vendita.
Non serve complicarsi la vita: anche un form snello, se ben fatto, può essere efficace. Ma deve essere accessibile da smartphone e comprensibile anche per chi non parla perfettamente italiano.
Pagare online? Non è un optional
Uno dei grandi limiti, ancora oggi, è la mancanza di sistemi di pagamento digitali.
Eppure, è il modo più semplice per evitare no-show, confermare prenotazioni e trasmettere professionalità.
Carte di credito, PayPal, link di pagamento automatici: tutto questo è già la norma in molti altri settori. E per un turista che arriva da Olanda o Germania, è ciò che si aspetta.
Il vantaggio, poi, è che il pagamento può diventare anche un primo momento di relazione: inviare una mail con le informazioni utili dopo la prenotazione è un piccolo gesto che fa la differenza.
Automatizzare la comunicazione
Quando si gestiscono tante richieste, il tempo non basta mai. E proprio qui i sistemi come Lokki fanno la differenza. Uno dei punti forti è la comunicazione automatica e personalizzata:
Il giorno prima della partenza, il cliente riceve un messaggio con tutte le informazioni utili. Il vantaggio è duplice:
- niente stress per l’operatore che risparmia tempo
- massima chiarezza per chi parte.
E questo, sottolinea Crespi, riduce sensibilmente i no-show, cioè le mancate presentazioni.
A volte basta un reminder su WhatsApp per salvare una giornata di lavoro.
Dati, stagionalità, previsioni: il digitale aiuta anche a capire
Un altro vantaggio dei sistemi digitali è che raccolgono dati. Non in modo invadente, ma utile: da dove arrivano i tuoi clienti? Quando prenotano? Quali servizi scelgono di più?
Queste informazioni permettono di adattare l’offerta, capire quali periodi hanno bisogno di promozione, o anche solo di organizzare meglio le risorse.
Una stagione ben letta è una stagione meglio gestita.
Il digitale è accoglienza
Tutto questo non è solo “questione tecnica”. È accoglienza.
L’esperienza inizia ancora prima di salire in sella.
Un cicloturista si sente accolto già nel momento in cui cerca informazioni. Se il sito è chiaro, se può prenotare in un attimo, se riceve un messaggio il giorno prima della partenza…
Per chi lavora nel settore, potrebbe essere il momento giusto per fare un piccolo salto di qualità. Non servono grandi investimenti, ma un cambio di mentalità. Perché il turismo in bici sarà anche fatto di pedali e sentieri, ma viaggia sempre più spesso a colpi di clic.
Vuoi migliorare la tua comunicazione per i cicloturisti?
Scrivimi per una consulenza gratuita di 20 minuti: possiamo vedere insieme il tuo sito, i tuoi strumenti di prenotazione, e come semplificare il tuo lavoro senza rinunciare alla qualità.
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Fonte originale: https://bikeforgood.it/dal-sito-alla-sella-come-strumenti-digitali-cambiano-cicloturismo/
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