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Cambiano le minacce a cui sono sottoposte persone e imprese, arriva il fenomeno “Big time hunting”
Il panorama delle minacce è cambiato radicalmente. Basta guardare agli attacchi ransomware, una delle principali preoccupazioni per le aziende: quelli generici stanno diminuendo a fronte di un aumento esponenziale di quelli mirati.
Gli attaccanti continuano ad aumentare la portata e la frequenza degli attacchi mirati e le notizie relative ad organizzazioni prese di mira da questa tipologia di ransomware sono quotidianamente sulle pagine dei principali media internazionali.
La prima volta in cui si è parlato di questa minaccia è stato nel 2010 a seguito di due note campagne ransomware che hanno avuto effetti su larga scala, WannaCry e Cryptolocker, e che hanno preso di mira decine di migliaia di utenti chiedendo, spesso, somme di denaro esigue in cambio della restituzione dei file.
Nel corso degli anni, queste campagne sono diminuite perché sempre meno redditizie per gli attaccanti. Le ragioni sono diverse.
Anzitutto, l’efficacia dei software di sicurezza nel bloccare le minacce ransomware è aumentata. In secondo luogo, la crescente attenzione dedicata al ransomware ha anche permesso di sensibilizzare gli utenti sul tema, incoraggiandoli a non pagare il riscatto.
Pertanto, dal 2019 al 2020, anche il numero totale di utenti che hanno incontrato un ransomware generico su diverse piattaforme è diminuito del 29%, da 1.537.465 a 1.091.454.